Azioni pratiche per risparmiare energia nel settore bancario

I recenti avvenimenti mondiali legati ai temi della sostenibilità e dell’aumento dei costi energetici hanno fatto riflettere tutti noi sulla possibilità di consumare ancora meno energia per abbattere inquinamento e costi. Ma è veramente possibile? Cosa possiamo fare? Anche il settore bancario, al pari di altre imprese, può adottare misure contenitive? Scopriamolo insieme.

Il tema del risparmio energetico non è una novità. Gli ultimi anni sono stati decisamente effervescenti sotto questo aspetto anche grazie ai provvedimenti presi dall’Unione Europea. Tutti ci siamo abituati a sentir parlare di energie rinnovabili, fotovoltaico, mobilità elettrica, comunità energetiche, energy saving e autoconsumo. Il nostro approccio è completamente cambiato e il tema della sostenibilità ambientale ha scosso profondamente le nostre coscienze rendendoci estremamente attenti a tutto ciò che può tutelare l’ambiente.

Ora però il tema del risparmio energetico ha subito un’ulteriore evoluzione e accelerazione: a fianco della tutela ambientale è cresciuto il peso specifico del risparmio economico. I costi dell’energia sono schizzati in alto e tutti cerchiamo di correre ai ripari. Per questo abbiamo studiato e creato un vademecum pensato appositamente per il settore bancario in grado di garantire un piano di risparmio energetico straordinario.

Stiamo parlando di una serie estremamente pratica e incisiva di azioni in grado di garantire un ulteriore risparmio energetico pensato appositamente per affrontare l’emergenza attuale senza rischiare di agire con scarsa professionalità e metodicità.

Unoenergy Innovative Solutions ha da sempre a cuore la sostenibilità ambientale e al tempo stesso la tutela e il supporto dei proprio clienti e partner aziendali.

Se vuoi approfondire questo tema puoi metterti in contatto con i nostri operatori.

Piano risparmio energetico straordinario

Possibili aree di intervento:

A) Riscaldamento invernale e raffrescamento estivo: si riporta in tabella il possibile saving energetico per ogni grado risparmiato. Tale parametro è influenzato dalle caratteristiche dell’edificio (involucro e impianto HVAC).

B) Non riscaldare/raffrescare le aree comuni e i corridoi: intervento attuabile solo in presenza di sistema BeMS integrato a sonde di temperatura + relè wireless. Considerare però che tale intervento potrebbe comportare un discomfort maggiore rispetto all’agire direttamente sulla temperatura di tutti gli ambienti;

C) Interruzione fornitura ACS: a seguito di censimento dettagliato boiler, si può stimare un saving energetico derivante dallo spegnimento di un boiler a circa 1-1,5 kWh/giorno;

D) Riduzione accensione insegne: il risparmio ottenibile dallo spegnimento delle insegne di una filiale alle 23:00, considerando di evitare 7 ore di accensione, è stimabile a circa 500 kWh/anno;

E) Aumento temperatura sale CED: normalmente la temperatura nelle sale CED è impostata a 27°C, ma si potrebbe alzare fino a 25°C. Considerando una macchina di 1-1,5 kW possiamo stimare un saving del 10% (circa 700 kWh/anno);

F) Regolazione temperature ATM: considerando una macchina di 1-1,5 kW possiamo stimare un saving del 6% (circa 300 kWh/anno);

G) Interventi su aria primaria: soluzione da considerare una volta terminata la situazione Covid.

L’intervento che comporta il maggior risparmio rimane la regolazione della Tset point (punto A): intervento ad oggi attuabile in tutte le filiali da remoto con i sistemi BeMS. Bisogna ricordare però che il risparmio sarebbe vano nel caso in cui venissero utilizzate stufette/pinguini da parte dei dipendenti. 

Un’analisi dettagliata dei saving comporta:

  • Elaborazione firma energetica;
  • Aggiornamento censimento insegne illuminazione, boiler ACS, macchine sale CED e ATM e verifica di cosa è integrabile da remoto tramite BeMS.

E’ possibile scaricare il piano energetico straordinario in versione pdf cliccando qui.