Caratteristiche e vantaggi dei moduli bifacciali

E’ possibile produrre energia sfruttando anche il retro di un pannello fotovoltaico? Quando una tecnologia inizia a consolidarsi, la ricerca e l’innovazione percorrono strade che fino a poco prima sembravano impensabili. Nascono così i pannelli fotovoltaici bifacciali che permettono di sfruttare la produzione di energia anche dal retro del pannello.

Prima di andare nel dettaglio e scoprire quali sono i vantaggi di questa soluzione è bene precisare che non si tratta di una novità assoluta. Ma è anche vero che il divario economico tra un pannello monofacciale e uno bifacciale si è assottigliato molto nell’ultimo periodo e questo ne rende molto più appetibile l’installazione.

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Cosa si intende per pannello fotovoltaico bifacciale?

Quando si parla di moduli bifacciali si intende esattamente quello che evoca il termine, nonostante possa sembrare quasi incredibile: questi particolari moduli catturano la luce da entrambi i lati e in questo modo riescono ad aumentare considerevolmente l’efficienza del pannello. Detto in parole molto semplici, catturano più luce e di conseguenza producono più energia.

Il termine bifacciale indica in sostanza la capacità della cella fotovoltaica di sfruttare la luce sia frontalmente che posteriormente. Una caratteristica esplicabile grazie al “Fattore di Albedo” ovvero un indicatore che stabilisce quanto una superficie sia riflettente e nel nostro caso produttiva. L’albedo è quindi un’unità di misura espressa con un valore da 0 a 1 che varia a seconda della superficie presa in esame.

Quali sono i vantaggi di un modulo bifacciale?

Andiamo per punti e scopriamo se vale veramente la pena scegliere un modello bifacciale:

  • Le prestazioni di questi moduli aumentano all’aumentare della capacità di riflettere la luce della superficie dove vengono installati.
  • Possono garantire prestazioni superiori del 10-25% rispetto ai cugini monofacciali.
  • L’efficienza aumenta se si evitano ombreggiamenti sulla superficie di installazione.
  • I tempi di rientro dall’investimento diminuiscono conseguentemente all’aumento delle prestazioni.
  • Sono ottimi candidati per un utilizzo anche nell’agrivoltaico e questo vantaggio potrebbe essere amplificato dal PNRR che prevede incentivi in questo settore.
  • Le superfici di installazione ideali sono quelle chiare (come ad esempio il cemento o il ghiaino), ma si ottengono comunque buoni risultati anche sull’erba. Questo significa poter contare su un’ampia versatilità.
  • Sono installabili quasi ovunque anche se la condizione ideale si raggiunge per terra, su pensiline e in generale sulle superfici piane.
  • La bifaccialità rende il modulo più resistente ai carichi generati per esempio dal vento e questo garantisce una maggiore durata nel tempo.
  • A parità di area occupata, i moduli bifacciali producono di più. Questo significa che per raggiungere specifici obiettivi di produzione energetica potremmo occupare meno spazio.
  • Secondo uno studio dell’IEA (International Energy Agency) i moduli bifacciali copriranno circa il 40% delle nuove installazioni entro il 2025. Segno evidente che questa tecnologia è fruttifera e pronta per essere utilizzata su larga scala.

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