Il decreto legislativo 199/2021 e il tema delle comunità energetiche

Il mondo delle comunità energetiche cresce ancora. Con la recentissima pubblicazione del decreto definitivo di recepimento della direttiva UE 2018/2001 saranno migliorate le performance economiche degli impianti fotovoltaici con incentivi in grado di valorizzare le realtà come le comunità energetiche e l’autoconsumo collettivo.

Cos’è una comunità energetica in sintesi

Prima di tutto però, ricordiamo in sintesi che cos’è una comunità energetica. Si tratta di un’associazione composta da enti pubblici locali, aziende, attività commerciali e cittadini privati che decidono di unirsi per produrre energia e condividerla. Naturalmente l’energia prodotta deriva da fonti rinnovabili con un modello di autoconsumo e quando l’energia prodotta risulta essere in eccesso può essere reimmessa nella rete nazionale. Insomma, una comunità energetica è un modello energetico che mette in risalto la responsabilità ambientale, la collaborazione tra diversi soggetti, senza tralasciare il risparmio economico.

Come si è arrivati al decreto legislativo definitivo 199/2021

Il percorso per arrivare alle novità di questi giorni è iniziato con l’approvazione il 30/12/2019 del decreto legge 162/2019 che ha determinato l’introduzione in Italia del tema delle comunità energetiche. Grazie a questo provvedimento una comunità energetica ha iniziato a rappresentare un soggetto giuridico dove i membri ricevono i diversi benefici. Ogni comunità energetica riceve tra l’altro un conguaglio annuale da parte del GSE, basato sulla quantità di energia condivisa tra i vari membri della comunità.

In breve tempo, segno di un lavoro pressante sul tema della sostenibilità, è stato pubblicato il decreto definitivo di recepimento della direttiva UE 2018/2001.

In sostanza il decreto legislativo 199/2021, entrato in vigore il 15/12/2021, rappresenta un’accelerazione del percorso di crescita sostenibile del paese in linea con gli obiettivi europei di decarbonizzazione del sistema energetico al 2030 e 2050. Nella pratica definisce strumenti, incentivi, quadro istituzionale, finanziario e giuridico. Inoltre rientra nelle disposizioni attuative del PNRR in materia di energia da fonti rinnovabili: punto questo di assoluta rilevanza e attualità.

Le novità introdotte dal decreto

Le modifiche introdotte hanno dato maggiore flessibilità e versatilità al tema delle comunità energetiche. Vediamo le principali novità introdotte:

  • incremento al 60% della copertura da fonti rinnovabili dei consumi energetici di edifici nuovi o soggetti a ristrutturazioni rilevanti
  • possibilità di partecipazione a servizi di Demand Response
  • regolamentazione dei meccanismi di asta al ribasso
  • modificata la dimensione degli impianti che passa da 200 kW massimo a 1 MW per ogni singolo impianto
  • definiti i regimi di sostegno e gli strumenti di promozione
  • eliminato il limite imposto dalla cabina secondaria
  • definiti i criteri di riduzione delle emissioni per il calcolo di gas a effetto serra
  • possibilità di utilizzo di impianti appartenenti a comunità energetiche create con le regole precedenti
  • le nuove comunità energetiche potranno avere al massimo il 30% della potenza complessiva derivante da impianti già esistenti

Un altro passo verso l’obiettivo sostenibilità

L’attenzione e gli sforzi di tutti sono sempre più protesi verso il tema della sostenibilità. Un argomento che non è più solo “dibattito”: la sostenibilità si è trasformata in azioni concrete che condizionano il nostro modo di vivere e lavorare. La regolamentazione crescente delle comunità energetiche è l’ulteriore segnale di fermento nella direzione del rispetto ambientale e la valorizzazione delle fonti energetiche rinnovabili.

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Per scaricare il decreto legge 199/2021 clicca qui.