Qual è il rapporto tra polvere e diffusione dei virus negli ambienti indoor?

In questi mesi ne abbiamo sentite di tutti i colori, fino ad arrivare alle fantomatiche cure contro il Covid attraverso letali iniezioni di candeggina. Si tratta ovviamente di rimedi insensati, pericolosissimi e dettati dal panico generale mischiato probabilmente ad un buon livello di bieco opportunismo. 

La domanda quindi viene spontanea: come si può prevenire la presenza di Covid-19 nell’aria che respiriamo nei luoghi chiusi? Basta fermarsi a riflettere qualche minuto per capire come la risposta sia perfino banale. 

Per spiegarlo dobbiamo semplicemente farci un’ulteriore domanda: come si propaga il Covd-19? Importanti studi effettuati da prestigiose università, come per esempio la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) assieme all’Università di Bologna e Bari, descrivono nei dettagli la correlazione tra la presenza di polveri sottili e particolato, con la diffusione del virus. Detto in parole molto semplici, il Covid-19 usa principalmente la polvere come vettore per spostarsi nell’aria. Da qui si potrebbe usare serenamente la quasi archimedica frase “elimina la polvere, elimini il Covd”. 

Il rapporto tra polvere e diffusione dei virus negli ambienti indoor ha un fondamento scientifico? 

Maggiore è la presenza di polveri e particolato nell’aria, maggiore sembra essere la diffusione percentuale tra la popolazione. Infatti, batteri e virus non hanno una propria capacità motoria e devono utilizzare particolato e umidità per diffondersi nell’aria.  

Questa tesi è avvalorata e amplificata da un altro dato: laddove vi è una maggior presenza di polveri e di inquinanti, maggiore sembra essere la mortalità (per approfondimenti su questo tema è possibile visitare questo link https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fgene.2020.579964/abstract). 

Un dettaglio di poco conto? Assolutamente no. Questi numeri diventano ancor più allarmanti se affiancati a uno studio condotto dall’Università di Harvard in cui è stato scoperto che sul lungo periodo è sufficiente una differenza di un microgrammo nella media di PM 2,5 (il particolato ultrasottile) per aumentare il tasso di mortalità del nuovo coronavirus del 15%. 

Ovviamente si tratta di numeri allarmanti che possono farci preoccupare per un virulento contagio legato al Covid-19, ma dovrebbero invece essere letti con una chiave più generale.

Passato il Covid-19 che aria respireremo?

Oggi temiamo enormemente il famigerato coronavirus, ma questo sistema di propagazione vale per tante altre patologie che conservano tassi di mortalità tutt’altro che trascurabili. Insomma, va benissimo allarmarsi in questo periodo pandemico e purificare l’aria, ma la vera chiave di volta sta nella decisione di non fermarsi con questa buona pratica, neanche quando il Covid sarà un incubo passato. 

Pensiamoci… operare in un ambiente privo di polveri sottili, migliora le condizioni di salute generale delle persone riducendo inoltre tutte le patologie legate all’inquinamento dell’aria e le infezioni batteriche. Per i meno avvezzi forse l’importanza di questa affermazione non è stata compresa nella sua completezza. Ma è sufficiente citare le principali patologie di cui stiamo parlando per far scattare il campanello d’allarme: tumori, asma bronchiale, infezioni acute e croniche delle vie aeree, infiammazioni respiratorie, leucemie e intossicazioni.  

Purificare l’aria è un risultato a cui dovremmo aspirare sempre, non solo oggi perché temiamo il Covid. In questo modo potremmo contare su un notevole miglioramento delle condizioni di salute. 

Ma ora che abbiamo capito l’importanza di eliminare la polvere, vogliamo porvi un altro quesito. Siete sicuri che il vostro sistema di purificazione elimini sempre la polvere? E soprattutto… tutta la polvere? Per quale volume d’aria è certificato? Chi verifica che il suo funzionamento sia ottimale? 

Non trovate risposta a queste domande? Oppure non ci avevate mai pensato? 

Non rammaricatevi troppo… c’è ancora tempo per rimediare. Per esempio guardando il nostro video che in due minuti spiega il funzionamento completo di un sistema in grado di purificare l’aria in modo certo e continuo con la garanzia di un risultato ottimale.